Il battesimo dei neoelettiMoltissimi volti nuovi nell’aula stracolma Puntualissimi, come non capiterà più nelle prossime sedute. Il primo giorno di scuola non si può sgarrare, e la regola vale anche per i neo consiglieri comunali. Alle 17,45 i protagonisti della quattordicesima consiliatura sono tutti al secondo piano del palazzo di via Roma. E per una volta il Consiglio fa registrare il tutto esaurito: in aula, dove ci sono consiglieri, assessori, big di partito, e nelle due tribune al piano superiore, con un pubblico insolitamente numeroso. abbigliamentoBaci, strette di mano, pacche sulla spalla e abbracci si sprecano. La parola “auguri” e il classico “in bocca al lupo” non si contano. Molto gettonate le tre donne consigliere, Claudia Zuncheddu (accompagnata da un drappo con i quattro mori del Psd’Az), Marisa Depau e Maria Rita Petrini, impeccabili anche nei loro vestiti. Abito completo per i consiglieri uomini: qualcuno punta su colori chiari, ma la maggior parte ha scelto il blu scuro. Nei banchi del centrodestra tutti hanno la cravatta. Dalle parti dell’opposizione in cinque scelgono uno stile più sportivo, con camicia sbottonata sotto il collo e niente cravatta. soliti postiGli “anziani” si accomodano nei loro posti, quelli occupati nell’ultima consiliatura. I nuovi (alla fine, dopo la surroga dei consiglieri passati assessori, gli esordi in via Roma sono in tutto 19) si accomodano nei banchi del loro schieramento, dopo aver ritirato la scheda personale (che serve per votare) e il regolamento dell’aula. Sono proprio le prime votazioni a regalare sorrisi e battute per qualche problema nell’inserimento della scheda. volti nuoviTra i più nervosi ed emozionanti c’è Alessandro Serra (An). La nomina di Edoardo Usai ad assessore gli spalanca le porte del Consiglio. «Ammetto di non aver dormito – commenta l’ex presidente della circoscrizione numero 1 – per l’emozione. Quando mi sono seduto il primo pensiero è andato a mio padre Manfredi, capo gruppo proprio in quest’aula dell’allora Msi. Mi metterò subito a lavoro per proseguire le battaglie iniziate in consiglio circoscrizionale». Viso rilassato e volto sereno per Massimo Zedda (Ulivo), il consigliere più giovane con i suoi trent’anni: «Ho lavorato tanti anni nella segreteria del partito dei Ds – dice – e conosco i procedimenti del Consiglio e tutte le persone. Nessuna emozione, solo la responsabilità per essere passato dall’altra parte della barricata, dentro l’istituzione». Inutile iniziare con proclami: «Ma posso garantire che darò il mio contributo nelle politiche giovanili, perché ho ricevuto moltissimi voti dai miei coetanei». Dopo quindici anni spetta a Claudia Zuncheddu riportare i valori del Psd’Az nell’aula di via Roma. «Siamo una novità e voglio portare un vento nuovo in Consiglio. Soprattutto spero di contribuire ad avvicinare la politica alla base del partito e soprattutto alle gente». Con lei una bandiera, formato tascabile, con i Quattro mori: «Ha girato il mondo insieme a me, e ora è tornata a casa». Seduto nei banchi del centrodestra è il rappresentante della lista Lavoro & quartieri: «Entro in Consiglio – spiega Claudio Tumatis – senza appartenenze partitiche. Forse per questo ho dormito bene e sono arrivato fin qui tranquillo. Sarà anche un po’ di sana incoscienza. Punto a dare il mio contributo acquisito soprattutto nel mondo sportivo». Con Giandomenico Sabiu rappresenterà una mina vagante tra i due schieramenti tradizionali. Carlo Andrea Arba, consigliere della lista Un’altra Cagliari, sorride: «Mi sembra normale essere emozionato. Essere qui significa rappresentare gli elettori che ti hanno votato». Un impegno? «Sosterrò il programma indicato in campagna elettorale da Sabiu. E poi vedremo come si comporterà la giunta». Dopo il battesimo, i nuovi consiglieri sono pronti per la quattordicesima consiliatura. Matteo Vercelli
21/07/2006