Telefonate, S.M.S., incontri: non so se saranno sufficienti. Avrei voglia di abbracciare tutte le persone che in questa impegnativa campagna elettorale mi sono state vicine. Ieri sera è successo tutto all’ultimo momento. Avevamo perso le speranze, ma poi abbiamo visto spuntare Edoardo Usai spuntare dalla stanza del sindaco con un sorriso al posto della precedente espressione tirata: “Alessandro, rimettiti la giacca! Stai per diventare consigliere comunale”. L’amico e stimato assessore Campus si è commosso ricordando mio padre, sono cominciate le chiamate ai familiari, agli amici e sono andato lì, verso quel fatidico banco in fondo, a destra. E’ un’emozione che augurerei a tutti i miei coetanei. “Non può finire male” pensavo mentre nel pomeriggio percorrevo a piedi i portici della via Roma, squarciati dal sole cagliaritano. Pensavo agli amici, ai parenti, ai conoscenti che mi sono stati vicini, a tutti quelli che in questi giorni mi hanno chiesto notizie, a mia madre che aspettava a casa: questa vittoria è la vittoria della lealtà di chi ha mantenuto la parola e in campagna elettorale non mi ha ingannato, non si è fatto “comprare” dalle solite vane promesse elettorali. Grazie di cuore a tutti! Ora, finalmente, si può tornare ad operare per la nostra città, a cominciare dalle battaglie iniziate in Circoscrizione.

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