Anfiteatro_Cagliari

Quale futuro per l’Anfiteatro Romano di Cagliari? Vorremmo sentire parole chiare da parte dell’amministrazione comunale e soprattutto leggere degli atti concreti, che vadano al di là dell’ormai periodico comunicato stampa. E’ iniziato il settimo anno del sindaco Zedda alla guida della città di Cagliari e ancora non è dato sapere quale sia il punto di arrivo di un ragionamento che è partito da un “No” alle tribune in legno, ma ancora non è arrivato ad un “Sì”. Hanno iniziato con un concorso di idee, ma con poche idee e molto confuse: infatti prima hanno scritto che si potevano tenere spettacoli per 2000-2500 persone, poi per 1000-1500 e alla fine si sono perfino dimenticati di questo percorso. Se riprendiamo le dichiarazioni più recenti degli esponenti della Giunta Comunale, purtroppo dobbiamo prendere atto che non esiste un procedimento degno di questo nome per rendere fruibile il monumento. Su “L’Unione Sarda” del 25 Maggio 2017 l’assessore ai Lavori Pubblici ha annunciato: “Il monumento riaprirà alla fine dell’anno. Di certo non sarà più possibile organizzare spettacoli per 4000 persone perché il monumento non è in rado di reggere un impatto simile. Stiamo studiando la possibilità di utilizzarlo per eventi più piccoli in grado di ospitare 500-1000 persone”. Tuttavia, giunti alla fine dell’anno, il progetto non esiste e il monumento è chiuso, fatta salva una ridicola passerella esterna, aperta ad Agosto e spacciata come “assaggio” della restituzione del monumento ai cittadini. A Settembre un nuovo annuncio: “All’Anfiteatro lavori conclusi entro la fine di dicembre”. L’assessore ripete la storiella dei 500-1000 spettatori, ma ancora non esiste uno straccio di atto che possa confortare le sue parole. Come può continuare a sostenere che torneranno gli spettacoli nel 2018? A mio modesto avviso, è necessario riaprire anche su questo argomento un dibattito che vada oltre la battuta a mezzo stampa (ormai l’unico segno di vita della Giunta Comunale), che superi le contrapposizioni ideologiche su un bene che appartiene a tutti e che restituisca l’Anfiteatro a Cagliari, ai cagliaritani e ai visitatori. Anche per gli spettacoli, esattamente come avviene in molti teatri ed anfiteatri del mondo.

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