Con un po’ di ritardo scrivo le ultime di questa settimana, passata intensamente.
Approvato il PLUS.
Il Consiglio Comunale ha approvato il PLUS (Piano Locale Unitario dei Servizi). Su questo argomento, che ho avuto l’onore di illustrare come presidente della Commissione Servizi Sociali, abbiamo registrato con soddisfazione l’astensione dell’opposizione di centro-sinistra e il voto favorevole di quella parte che fa capo alla lista di Sabiu. Tra i punti salienti del documento, vorrei sottolineare il fatto che il Comune di Cagliari, nonostante le ristrettezze, aumenterà la spesa per il settore sociale. Il Piano prevede l’apertura di nuovi centri di aggregazione nelle circoscrizioni, un’attenzione particolare ai problemi dei minori e degli anziani, progetti innovativi come il centro per i disabili che sarà aperto nella via Parigi, etc. etc. Chi volesse consultarne una copia, può contattarmi o chiederla presso la stanza del Gruppo di An nel Palazzo Civico.
Discussione sull’ordine pubblico nella città di Cagliari.
Mercoledì è iniziata la discussione sui recenti problemi di ordine pubblico verificatisi in città, con particolare riguardo al fenomeno dell’incendio di autoveicoli. La Giunta ha proposto al Consiglio Comunale una serie di iniziative, tra le quali spicca l’idea di non assumere coloro i quali saranno condannati per i reati previsti dagli artt. 424, 425 e 635, co. 2° del Codice Penale. Nell’intervento ho avuto modo di sottolineare che cominciano a farsi sentire gli effetti dello scellerato provvedimento di indulto recentemente approvato dalle Camere. Ho chiesto ad alcuni colleghi della sinistra radicale – che parlavano di “vandalismo apparente” come sintomo del disagio- di pensare per una volta al disagio di chi si sveglia la mattina e si vede l’auto in cenere (situazione tutt’altro che “apparente”), di mettersi per una volta dalla parte di Abele, anziché da quella di Caino. Ho chiesto che ci fosse maggiore vigilanza e una politica di “tolleranza zero” verso i vandali ed i criminali, al fine aumentare, altresì, la sicurezza percepita dai cittadini: il non sentirsi sicuri, infatti, rischia di limitare fortemente la vita sociale di chi vive in città. Per questi motivi, alcuni fenomeni vanno tenuti sotto controllo prima che degenerino e rendano Cagliari una città meno tranquilla.