La Giunta Todde si sta interrogando su come estendere le agevolazioni della continuità aerea agli emigrati sardi. A quasi un anno dalle elezioni, chi si dichiarava pronta a governare è ancora priva di una strategia chiara e coerente su un tema cruciale per la Sardegna. Eppure, una soluzione esiste già ed è stata attuata con successo in passato.
Nel 2013, la Giunta guidata da Ugo Cappellacci introdusse la tariffa unica, un sistema che garantiva agevolazioni anche agli emigrati sardi. Questa misura non era un semplice annuncio, ma un piano che è stato tradotto in pratica e che includeva:
- Tariffa unica: un prezzo equo per tutti, residenti e non.
- Price cap: un tetto massimo per i biglietti, per evitare speculazioni e tariffe esorbitanti.
- Flessibilità operativa: disposizioni per aumentare i voli o utilizzare aerei più capienti in base alla domanda.
Per anni, questo sistema ha rappresentato un riconoscimento concreto per i sardi che vivono fuori dall’isola, permettendo loro di mantenere un legame forte con la terra d’origine.
Oggi, la Giunta Todde farebbe bene a mettere da parte gli annunci, a riprendere in mano i dossier sui trasporti aerei per studiare questo modello e adattarlo alle esigenze attuali, invece di demonizzare il passato. Spesso, guardare alle soluzioni già sperimentate con successo può rappresentare un’opportunità, non un limite.
Se davvero si vuole fare qualcosa di utile per i sardi, l’obiettivo non dovrebbe essere reinventare la ruota, ma costruire su ciò che ha funzionato. E magari, provare a fare ancora di più.